Monitorare muffa e gas radon per rendere le case più sane
Monitorare muffa e gas radon per rendere le case più sane
La diagnostica edile con l'utilizzo di termografie, misuratori e verifiche termoigrometriche riesce ad individuare e risolvere le patologie edilizie più diffuse, dalle muffe al rischio radon. Leggi l’intervista ad un esperto del settore per scoprire come la VMC sia parte integrante di ogni buon processo di risanamento.
Geom. Mantovani, lei ha fondato Sinedia, ci racconta di cosa si occupa?
Ho iniziato la mia attività di tecnico e progettista nel 1998, occupandomi soprattutto di ristrutturazioni; mi sono sempre trovato di fronte ad immobili da risanare con serie problematiche di umidità di risalita muraria, muffa alle pareti e dispersioni energetiche. All’inizio degli anni 2000 erano già disponibili tecnologie e prodotti per risolvere questi problemi, ma individuarli e prevederli non era affatto facile. Non conoscendoli bene come oggi, si rischiavano applicazioni errate. Così, per rispondere a questa esigenza ho approfondito il tema della diagnostica edile, inizialmente con l’utilizzo della termografia ad infrarossi e delle verifichetermoigrometriche dei materiali.
La crescente esperienza sviluppata negli anni mi è diventata molto utile, non solo per progettare ristrutturazioni o nuovi edifici, ma anche per intervenire in fabbricati esistenti che presentavano patologie edilizie di vario tipo, portandomi così a creare una gamma di servizi e consulenze sempre più ampia.
L’idea di Sinedia (Servizi innovativi per l’edilizia) è nata nel 2013 e si è concretizzata
nel 2020, in un momento di grande slancio per l’edilizia che richiedeva maggiori energie e migliore organizzazione per poter offrire ai clienti un servizio completo in grado di coprire tutti i bisogni, dalla diagnosi degli immobili alla vendita dei prodotti.
Sinedia s.r.l è nata come spin-off di Studio Mantovani.
Quali sono i 2 servizi che vi richiedono di più?
I servizi più richiesti sono sicuramente quelli diagnostici legati all’annoso problemadella muffa sui muri ed in generale della qualità dell’aria. La comparsa della muffa sulle pareti di un edificio è spesso la manifestazione di una serie di problematiche legate sia alla geometria e ai materiali che costituiscono l’edificio, che al modo d’uso che gli utenti ne fanno. In un edificio prima si inizia ad avere una cattiva qualitàdell’aria, poi appaiono le muffee purtroppo a breve possono anche iniziare i problemidi salute degli abitanti.
Il nostro lavoro è quello di individuare le cause attraverso l’uso di tecnologie avanzate di monitoraggio della qualità dell’aria indoor e di studio dell’involucro dell’edificio. In questo modo arriviamo a dare la “ricetta” perfetta per risolvere ogni tipo di problema di qualità dell’aria, muffa a pareti e soffitti, umidità di risalita e spesso anche per affrontare un pericolo ormai conosciuto come quello del gas Radon, gas radioattivo che, se si concentra nelle nostre abitazioni, può causare il cancro.
Parliamo di misurazione: cos’è e quali sono i vantaggi per chi la richiede?
Ho usato in precedenza il termine patologia perché le patologie che colpiscono un edificio somigliano molto alle patologie che colpiscono il nostro corpo. Immaginiamo che ogni parte od organo del nostro corpo corrisponda ad una parte dell’edificio, un solaio, una muratura, un impianto termico.
Quando ci ammaliamo, il medico misura i valori del nostro corpo utilizzando termometro e/o misuratore della pressione e facendo analisi di tessuti e sangue. Allo stesso modo, per ogni elemento dell’edificio che vogliamo “guarire”, dobbiamo utilizzare un sistema differente per individuare la patologia e l’idoneo metodo di intervento.
Misuriamo la qualità dell’aria con dispositivi elettronici sensibili a CO2, inquinanti volatili (VOC) e umidità. Rileviamo le concentrazioni di gas radon con dosimetri e poi le facciamo analizzare in laboratorio. Stimiamo la quantità di umidità contenuta nei muri con strumenti a contatto o prelevando campioni dello stesso.
I vantaggi di utilizzare il metodo della misurazione è quello di avere una maggiore precisione negli interventi di risanamento.
La muffa è un insidioso nemico della salubrità indoor: ci racconta un caso studio su questo tema?
Certamente la muffa è la più diffusa manifestazione della insalubrità indoor che incontriamo quasi quotidianamente. I casi più interessanti li ho incontrati nelle abitazioni esistenti, non negli edifici riqualificati, dove magari è stato lasciato qualche ponte termico. I ponti termici non risolti sono certo un punto molto complicato, ma gli edifici costruiti decenni fa, seppur privi di coibentazioni, permettono spesso la generazione di muffe. Non è mai solo colpa dell’edificio: la comparsa di muffe dipende anche dalle abitudini d’uso dell’edificio. Scarso ricambio d’aria, pitture e materiali poco traspiranti sulle pareti perimetrali, produzione elevata di vapore (cottura cibi od asciugatura panni) sono le cause riconducibili agli abitanti dell’edificio.
Il lavoro del tecnico esperto di patologie edilizie però trova spesso insidie. Le voglio raccontare un caso del biellese dove vi erano muffe superficiali in corrispondenza dei solai e delle travi, oltre ad una scarsa ventilazione.
Un caso da risolvere con l’installazione della VMC. Misurammo però un’elevata umidità di risalita dalle murature perimetrali che poggiavano a terra. Tale situazione era in buona parte colpevole dell’elevata umidità ambientale che, dopo essere evaporata in ambiente, andava a formare le muffe sui muri. Non fu semplice spiegare al cliente queste dinamiche fisiche ma, occupandoci prima di eliminare l’umidità di risalita nella parte bassa delle murature, riuscimmo a risolvere il problema in tutta la casa garantendo poi con la VMC anche i ricambi d’aria.
Questa esperienza ci ha fatto capire che solo la misurazione e l’analisi di tutti i parametri di un edificio permette di agire nel modo corretto.
Il problema del Radon è di grande attualità: qual è la sua esperienza? Ha un caso studio interessante?
Il tema del gas radon è diventato di maggiore attualità dopo l’emanazione della nuova Direttiva europea e della Legge 101/2020, la prima legge completa promulgata in Italia sul tema radon. Il rischio radon è stato per molti anni trascurato e sottovalutato. Il gas radon è un gas naturalmente esistente in natura, proveniente dal decadimento dell’uranio e quindi radioattivo.
All’aperto il gas radon non è un problema perché è abbondantemente diluito in aria; diventa invece un problema quando entra negli edifici e si concentra nei locali in cui passiamo gran parte del nostro tempo. Il radon è infatti molto volatile e può infiltrarsi anche in piccole fessure: se questo avviene, si raccoglie all’interno dei locali raggiungendo concentrazioni dannose per l’uomo.
Recentemente ci siamo occupati di un caso piuttosto particolare e grave che abbiamo risolto in un solo mese. In una località montana del Nord Italia una famiglia, dopo aver acquistato su Internet un misuratore elettronico di gas radon, si è rivolta a noi allarmata per aver scoperto di avere nella propria casa valori che raggiungevano i 1800 Bq (Bq significa Bequerel ed è l’unità di misura del gas radon. L’OMS e la Normativa italiana ammettono valori massimi di 200-300 Bq).
Abbiamo analizzato il problema, comprendendo quali fossero i punti di ingresso e quali gli elementi dell’edificio stesso che emettevano gas radon. Con l’utilizzo del blower door test (un metodo solitamente utilizzato per valutare la tenuta all’aria degli edifici ad alta efficienza), abbiamo individuato i principali punti di ingresso dal sottosuolo verso l’abitazione, sigillandoli. Abbiamo poi installato misuratori elettronici all’interno di un vespaio areato presente sotto la casa, scoprendo che lo stesso anziché far fuoriuscire il gas, ne era diventato un serbatoio.
L’installazione di estrattori d’aria nel sottosuolo ha permesso la riduzione dell’ingresso nell’edificio del gas radon presente nel sottosuolo, disperdendolo nell’aria esterna. Nei piani superiori dell’abitazione, per garantire valori bassi di gas radon, sono state installate delle VMC puntuali a doppio flusso in grado di diluire 24 ore su 24 l’aria interna con quella esterna pulita. Ad intervento finito, in tutto l’edificio si registravano valori inferiori a 100 Bq.
Chiudo con una frase che uso con i clienti e che è diventata anche il claim di una nostra campagna pubblicitaria “NON AVERE PAURA DEL RADON!”. Per molto tempo cittadini ed amministrazioni pubbliche hanno preferito non parlare del tema radon. Cosa ci sarebbe di peggio che scoprire che la nostra abitazione è contaminata da una sostanza radioattiva che non sappiamo come eliminare? In passato, era questa la paura che faceva nascondere la testa sotto la sabbia a molti. Oggi sappiamo che con modesti interventi possiamo risolvere il problema, vivere in salute e proteggere il valore immobiliare del nostro edificio.
Nella sua esperienza, quanto è sentita oggi l’esigenza della VMC?
Oggi l’esigenza della VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) non è ancora molto sentita perché ancora poca gente conosce gli effetti positivi che si ottengono installandola nella propria abitazione o nel proprio luogo di lavoro.
Le installazioni che realizziamo oggi sono in gran parte il punto d’arrivo per la risoluzione di problemi o esigenze specifiche quali ad esempio muffa sui muri, riduzione del rischio radon o adempimenti normativi nei luoghi di lavoro. Si va diffondendo in questi ultimi anni la consapevolezza che vivere in un ambiente sano cambi realmente la qualità della vita.
Un ambiente indoor sano si ottiene solamente con il ricambio continuo dell’aria, la filtrazione degli inquinanti esterni e degli allergeni e con l’allontanamento delle sostanze inquinanti presenti o prodotte all’interno della casa. Ogni cliente a cui abbiamo installato le VMC sa che la sensazione è quella di avere sempre l’aria pulita, ma senza far entrare inquinanti esterni e aria fredda. Nei luoghi di lavoro in cui abbiamo installato le VMC i responsabili delle Risorse Umane hanno notato anche minori assenze per malattia.
Questi utenti soddisfatti sono i primi a far comprendere agli altri quanto sia importante oggi installare una VMC.
La VMC puntuale con recupero di calore si sposa bene con i suoi progetti?
Nei miei progetti che riguardano nuovi edifici, ristrutturazioni complete o semplici riqualificazioni energetiche la VMC puntuale è sempre prevista. Ho già spiegato quanto sia importante la sua installazione per garantire una qualità dell’aria elevata, per eliminare il rischio muffa e altri rischi provocati da varie sostanze inquinanti.
È altrettanto importante però valutare anche il fattore risparmio energetico. La Ventilazione Meccanica Controllata infatti deve sempre essere equipaggiata con un recuperatore di caloread elevate prestazioni e non deve diventare un onere da gestire.
L’assenza di tubi da pulire, la facilità di installazione l’elevato grado di recupero del calore, sono i principali elementi che mi fanno scegliere la Ventilazione Meccanica Controllata puntuale nei miei progetti.
Sinedia, la sua azienda, è un Helty Point? Quali sono i vantaggi di questa esperienza?
Ho iniziato a far installare le VMC Helty ancor prima di diventarne partner. Avevo infatti individuato nei dispositivi Helty il miglior rapporto tra qualità del prodotto, facilità d’installazione ed efficienza. Dopo la nascita di Sinedia S.r.l siamo diventati Helty Point per il nostro territorio. Questa è stata un’importante opportunità perché Helty ci permette di proporre ai clienti un prodotto Made in Italy di altissima qualità. Inoltre Helty fornisce supporto tecnico continuo, formazione tecnica e contatti (lead) qualificati. La forte presenza di Helty sul web in generale e sui canali Social è un fondamentale supporto che facilita la presentazione dei suoi prodotti al cliente che spesso ha già acquisito le informazioni di base attraverso risorse trovate online.
In quale ambito e in quale tipo di edificio ritiene sia più utile l'utilizzo della VMC?
Se avere aria pulita all’interno delle nostre abitazioni è indispensabile, lo è altrettanto anche negli uffici e nei luoghi di lavoro con alta concentrazione di persone. Tuttavia il luogo dove ci sarebbe un’estrema necessità, e mi permetto di dire anche un’urgenza, di utilizzare la VMC sono le aule scolastiche. I nostri ragazzi trascorrono dalle 5 alle 8 ore al giorno in 20/25 persone all’interno dello stesso locale.
I sistemi di monitoraggio che abbiamo installato all’interno di alcuni edifici scolastici ci stanno dimostrando, attraverso un controllo in remoto, che già solo dopo un’ora dall’inizio delle lezioni i valori di CO₂ salgono fino al doppio dei livelli massimi consentiti. L’elevata concentrazione di CO₂ provoca abbassamento della soglia di attenzione, stanchezza e mal di testa.
Del resto ricordiamo tutti, quando eravamo studenti, che razza di odori si formavano all’interno delle aule scolastiche! Ora molte scuole hanno anche sostituito i serramenti, che erano tutto sommato un valido ricambio d’aria naturale: facile immaginare quanto sia malsana quindi un’aula. Nelle scuole in cui abbiamo installato impianti di Ventilazione Meccanica Controllata, durante l’inverno si sono ridotte sensibilmente le assenze per malattia e quindi la diffusione dei virus influenzali.
Gli istituti, così come le Amministrazioni Pubbliche locali, che spesso sono le proprietarie degli immobili scolastici, faticano a reperire i fondi. Se nel periodo post Covid ci fu una sensibilità in questo senso, i bandi si contarono sulla punta delle dita, e questo tema sembra purtroppo non più di primario interesse.
Lei è appassionato di cicloturismo: c’è qualche aspetto di questo sport che utilizza nel suo lavoro?
Beh innanzitutto il cicloturismo è uno sport che pratico il più possibile al di fuori delle strade principali proprio perché so quanto è importante evitare di respirare smog. Durante i miei cicloviaggi, che sono spesso di più giorni diventando più avventure che sessioni sportive, mi capita di fare molta vita en plein air, giorno e notte. Sono giornate in cui mi rendo conto di quanto sia importante trascorrere molto tempo all’aria aperta in mezzo alla natura e di come corpo e mente traggano beneficio dall’ossigenazione continua. Racconto ai clienti queste esperienze per dire loro che, con l’utilizzo della VMC, potranno rilassarsi sul divano di casa con tutti i comfort e con la qualità dell’aria che troverebbero stando in un luogo incontaminato in mezzo alla natura.
A tutti gli sportivi consiglio di approfondire quanto sia importante la qualità dell’aria per il recupero dopo le attività sportive. Fare sport indoor o tornare a casa dopo un’attività sportiva intensa e respirare aria inquinata e densa di CO2 non permette al corpo di recuperare velocemente. Crediamo fermamente in questo, al punto che Sinedia ha iniziato a sponsorizzare alcune corse di Trail in montagna con lo slogan “Un ambiente sano migliora le tue prestazioni”.
Vogliamo chiudere in leggerezza? Ci racconta un episodio divertente o una domanda bizzarra che le è capitata nella sua vita professionale?
Certo, però come dicevano una volta in tv, mandate a letto i bambini! Come dicevo prima, i dispositivi di monitoraggio ambientale che utilizziamo tra gli altri parametri monitorano anche CO₂ e componenti organici volatili (VOC). La CO₂ è praticamente nulla se in un ambiente non vi è nessuno: i sensori che utilizziamo ci permettono anche di capire se in una stanza di 30 mq vi sono una o più persone. I VOC invece segnalano la presenza di una moltitudine di sostanze inquinanti. Il fumo di sigaretta però fa salire molto i valori.
Una persona, durante una campagna di monitoraggio in corso nella sua casa, ci chiese di segnalare e di dichiarare in una relazione se in una determinata stanza, nelle ore pomeridiane, in sua assenza, potevano esservi state più persone, sulla base dei valori di CO₂ raccolti e se potevamo rilevare sostanze come profumi o fumi di sigaretta. Sviammo il problema dichiarando che avevamo solo misurato umidità e temperatura, cioè i valori utili a comprendere il problema della muffa.
Non seppi mai se stava cercando di scoprire un partner poco fedele o feste segrete in casa propria e….. nessuno conoscerà mai i valori di CO₂ e VOC che ho letto sui dispositivi!
Per approfondire
Le 6 cause della muffa in casa e cosa può fare la VMC per aiutarti
Prevenire e trattare la proliferazione della muffa all’interno degli edifici è un tema da sempre centrale nell’ambito dell’edilizia di qualità. Scopriamo insieme le diverse tipologie di muffa e i casi in cui la VMC si rivela realmente efficace.
Le prestazioni dei sistemi di ventilazione Helty sono riconosciute dal Sigillo Qualità Casa Clima ed hanno ottenuto la validazione BioSafe
Le domande più frequenti
Quali sono i benefici di un’aria in casa costantemente ricambiata e purificata?
Scambiare aria tra dentro e fuori, rinnovandola e purificandola in continuo mediante appositi filtri, allontana i problemi di aria viziata, evita l’insorgenza di muffe e minimizza i rischi di esposizione a pericolosi inquinanti indoor.
Che cosa riesce a filtrare la VMC?
Nei sistemi VMC Helty l’aria esterna di rinnovo immessa negli ambienti indoor viene prima filtrata da uno speciale filtro ad alta prestazione che impedisce l’ingresso a polveri sottili sino alle PM2.5, polveri, smog e pollini.
Come si fa a misurare il gas radon in casa?
Misurare il gas radon in casa è un passo fondamentale per garantire la salubrità degli ambienti domestici, specialmente in aree a rischio. Per farlo è possibile affidarsi a dispositivi per la misurazione passivi – che misurano la concentrazione di radon in un arco di tempo più o meno dilatato – o attivi, come il Radon Monitor Helty, uno strumento innovativo con rilevazione in tempo reale, pensato per uso in abbinamento ai sistemi VMC.
Cos’è la sindrome dell’edificio malato (Sick Building Syndrome)?
La Sindrome da Edificio Malato indica una particolare situazione in cui coloro che occupano gli spazi di un immobile con condizioni ambientali insalubri o inquinamento indoor manifestano problemi di salute o malattie senza apparenti cause specifiche.
Il primo podcast che racconta l’importanza di respirare un’aria salubre in ogni ambiente: casa, scuola, ufficio. Un viaggio di scoperta e consapevolezza sui temi della qualità dell’aria indoor e sui pericoli dell’inquinamento negli ambienti confinati, dove condivideremo opinioni e consigli di esperti per migliorare la qualità dell’aria in modo significativo e capiremo perché la VMC – ventilazione meccanica controllata – è una tecnologia essenziale contro muffe e inquinamento indoor, per salvaguardare la salute nostra e degli edifici in cui viviamo.