Cosa di intende per qualità dell'aria indoor? Come misurarla e quali sono i parametri da prendere in considerazione per vivere sano? Leggi l'articolo e scopri di più!
Qualità dell’aria indoor: cos’è e perché è importante
Per qualità dell’aria indoor si intende la qualità dell’aria che si trova negli ambienti chiusi di casa, calcolata secondo determinati parametri. Trascorriamo buona parte della nostra giornata in ambienti chiusi, tra casa e lavoro si stima che una persona trascorra circa il 90% del proprio tempo indoor, per questo l’aria che si respira in casa deve essere il più possibile libera da inquinanti e sostanze dannose, per garantire e proteggere la nostra salute.
Quali parametri valutare per la qualità dell’aria indoor?
I principali parametri che vengono presi in considerazione per determinare la qualità dell’aria in casa sono ventilazione, percentuale di umidità nell’aria e concentrazione di due dei principali inquinanti: CO2 e VOC.
Ventilazione
Per un ambiente salubre, è necessario cambiare l’aria ad intervalli regolari: in una stanza di medie dimensioni è necessario aprire le finestre almeno ogni due ore per garantire un ricambio sufficiente. Naturalmente questo non è sempre possibile, soprattutto a causa dell’enorme dispersione termica che si verifica aprendo le finestre d’inverno.
Umidità
La percentuale di umidità è un parametro fondamentale per la salute di chi vive in un’abitazione: eccessiva concentrazione o mancanza di umidità sono pericolose per la salute. Secondo il Ministero della Salute, la temperatura dell’aria ideale per l’inverno è di 19-22°, con un tasso di umidità relativa variabile dal 40 al 50%, mentre d’estate i valori arrivano a 24-26°C con il 50-60% di umidità relativa.
CO2 (anidride carbonica)
L’anidride carbonica è un sottoprodotto della respirazione umana. Quando i livelli di CO2 sono molto elevati si può avere sopore e senso di stordimento, malessere e mal di testa. Il valore massimo raccomandato per gli interni è generalmente di 1.000/1.200 ppm e il valore limite per gli uffici o scuole è di 1.500 ppm. Con livelli di di anidride carbonica superiori le prestazioni, la concentrazione e il benessere sono compromessi. Non solo, perché la CO2 è considerata anche il marker per eccellenza della qualità dell’aria indoor: cioè viene presa come parametro di riferimento per valutare la potenziale presenza in ambiente confinato di altri inquinanti sospesi in aria che potrebbero accumularsi a causa di un insufficiente ricambio d’aria.
Inquinanti
Tra gli inquinanti indoor ricordiamo i VOC, i composti organici volatili che vengono immessi nell’aria indoor da arredi, rivestimenti e materiali da costruzione, toner di stampanti e fotocopiatrici. La più nota e diffusa è la formaldeide. C’è poi da considerare, in base alla zona geografica e alla conformazione del suolo, l’eventuale presenza di radon, un gas cancerogeno che penetra negli edifici dal terreno. Ma anche l’aria all’esterno è inquinata a causa di smog, polveri sottili e pollini che penetrano in casa quando vengono aperte le finestre.
Che cosa influisce sulla qualità dell’aria in casa?
I fattori che influenzano la qualità dell’aria negli ambienti chiusi sono tantissimi, tra cui molti che vengono trascurati in quanto non si conosce il loro effetto per l’ambiente indoor. Per produrre inquinanti potenzialmente dannosi per la nostra salute bastano le attività quotidiane che si svolgono in una casa: farsi la doccia e stendere gli indumenti produce umidità, cucinare genera monossido di carbonio e immette umidità nell’aria, persino la normale respirazione genera anidride carbonica ed umidità. Le sostanze nocive invece hanno origine da mobili, colle, solventi, materiali per la pulizia o, come nel caso del radon, dal terreno stesso.
Come misurare la qualità dell’aria indoor?
Per misurare la qualità dell’aria indoor (IAQ – Indoor Air Quality) sono disponibili diversi sensori e rilevatori dedicati. Mentre per il radon sono disponibili diverse soluzioni, dai test passivi, con misuratori che vengono poi inviati in laboratorio; a tecnologie attive, come il sensore Radon Monitor Helty che, in abbinamento ai sistemi VMC predisposti, consente una rilevazione in tempo reale della concentrazione di gas radon negli ambienti, modulando la ventilazione in funzione delle diverse necessità.
Per rilevatori di sostanze come la CO2 e VOC, invece, esistono sensori dedicati, come il CO2 Monitor e l’IAQ Monitor Helty, dispositivi utilizzabili sia “stand alone”, grazie agli schermi led che mostrano i valori di qualità dell’aria rilevati i tempo reale, sia in abbinamento alle VMC Helty e all’app Helty Home, che consente non solo il monitoraggio costante, ma anche l’impostazione di programmi personalizzati in funzione alle esigenze degli ambienti da ventilare.
Oltre a ciò, per un controllo smart e integrato dei valori di IAQ, esistono soluzioni come il sistema di ventilazione meccanica controllata Helty FlowELITE, il quale ha integrati al suo interno i sensori igrometrico, VOC e CO2: i valori possono essere consultati direttamente dall’App Helty Home, e il sistema regola automaticamente la velocità di ricambio dell’aria per un ambiente domestico sempre salubre.
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Le prestazioni dei sistemi di ventilazione Helty sono riconosciute dal Sigillo Qualità Casa Clima ed hanno ottenuto la validazione BioSafe
Le domande più frequenti
Come funzionano i sensori CO2 e VOC nella VMC Helty?
I sensori CO2 e VOC misurano la concentrazione di anidride carbonica e di sostanze organiche volatili nell’ambiente interno, permettendo all’unità VMC di regolare automaticamente la portata d’aria per consentire il rientro dei parametri nei limiti prestabiliti.
Quali sono i benefici di un’aria in casa costantemente ricambiata e purificata?
Scambiare aria tra dentro e fuori, rinnovandola e purificandola in continuo mediante appositi filtri, allontana i problemi di aria viziata, evita l’insorgenza di muffe e minimizza i rischi di esposizione a pericolosi inquinanti indoor.
Che cosa riesce a filtrare la VMC?
Nei sistemi VMC Helty l’aria esterna di rinnovo immessa negli ambienti indoor viene prima filtrata da uno speciale filtro ad alta prestazione che impedisce l’ingresso a polveri sottili sino alle PM2.5, polveri, smog e pollini.
Esistono soluzioni per eliminare le polveri sottili in casa?
La soluzione più interessante per ridurre le temibili polveri sottili dagli ambienti in cui viviamo è la VMC. Di fatto è l’unica che permette un ricambio dell’aria indoor completo e continuo. In più i sistemi VMC consentono di sostituire l’aria interna esausta con aria fresca ricca di ossigeno presa dall’esterno, recuperando il calore della prima e filtrando le impurità della seconda.
Il primo podcast che racconta l’importanza di respirare un’aria salubre in ogni ambiente: casa, scuola, ufficio. Un viaggio di scoperta e consapevolezza sui temi della qualità dell’aria indoor e sui pericoli dell’inquinamento negli ambienti confinati, dove condivideremo opinioni e consigli di esperti per migliorare la qualità dell’aria in modo significativo e capiremo perché la VMC – ventilazione meccanica controllata – è una tecnologia essenziale contro muffe e inquinamento indoor, per salvaguardare la salute nostra e degli edifici in cui viviamo.