La nuova Norma UNI 11976 sulla Qualità dell’Aria Indoor
La nuova Norma UNI 11976 sulla Qualità dell’Aria Indoor
L’entrata in vigore della nuova Norma UNI 11976:2025 rappresenta un atteso passo avanti verso la qualità dell'aria indoor (IAQ) poiché ufficializza il legame tra qualità dell’aria e risparmio energetico e tra qualità dell’aria e salute di chi vive negli spazi confinati.
È in vigore la nuova Normativa sulla qualità dell’aria indoor (IAQ)
Le evoluzioni normative sono spesso una buona notizia. La recente pubblicazione della Norma UNI 11976:2025, “Ergonomia dell’ambiente fisico – Strumenti per la valutazione della qualità dell’aria interna”, in vigore dal 10 aprile 2025, è una di queste.
È una norma attesa da tempo che avvia la standardizzazione delle misure per valutare e migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi ad uso civile (residenziale, terziario, scolastico).
Molti studi scientifici hanno dimostrato quanto la qualità dell’aria che respiriamo incida sia sullasalute delle persone che sull’efficienza energetica degli edifici; ora questa correlazione viene anche ufficialmente riconosciuta dalla UNI 11976:2025, in linea con la UNI EN 16798-1 e la Direttiva EPBD 2024.
È uno strumento scientifico e applicativo, costruito in coerenza con normative europee e i documenti dell’Istituto Superiore di Sanità (Rapporti ISTISAN) e risponde all’esigenza di uniformare le pratiche di controllo in una logica di salute pubblica e prevenzione.
Indoor Air Quality: la UNI 11976:2025 è il nuovo riferimento per progettisti, imprese e scuole
È soprattutto a loro che si rivolge la Norma, con l’obiettivo di fornire strumenti pratici e chiari per valutare e monitorare la qualità dell’aria indoor, nell’ambito dell’ergonomia dell’ambiente fisico.
Stabilisce criteri tecnici per il monitoraggio degli inquinanti e integra comfort, salubrità e building automation.
I progettisti dovranno tenere conto dei fattori ambientali fin dalle fasi iniziali, includendo la qualità dell’aria indoor (IAQ) tra i parametri di progetto. L’obiettivo principale è migliorare la salubrità, la sicurezza, il comfort e l’usabilità.
Questo approccio non trascura più le esigenze fisiche, psicologiche e cognitive degli utenti: infatti, prestare attenzione a questi fattori contribuisce a diminuire l’incidenza delle malattie e a contenere i costi della sanità pubblica.
Anche le imprese di costruzione e le società di gestione dovranno implementare protocolli di manutenzione che includano controlli regolari della qualità dell’aria.
Norma UNI 11976: controllo qualità aria in casa (ma anche in ufficio o a scuola)
Inquinanti biologici: virus, batteri, muffe e allergeni.
Monitoraggio
Il monitoraggio deve durare almeno cinque giorni consecutivi, deve essere ripetuto in stagionidifferenti (calde/fredde), e deve sempre tener conto delle reali condizioni d’uso dell’ambiente da parte dei fruitori (occupazione, ventilazione, orari).
In scuole, uffici e abitazioni, la CO₂ è l’indicatore principale del ricambio d’aria.
E poi c’è il rischio Radon, un nemico silenzioso che può minacciare la salute, a scuola come a casa, penetrando negli edifici attraverso crepe o fessure delle fondamenta e diventando pericoloso nei locali poco ventilati.
Anche alcuni materiali da costruzione emettono Radon. Trattandosi di un gas radioattivo, la sua presenza dovrebbe essere misurata per la sicurezza soprattutto degli edifici scolastici.
Ora lo sancisce anche la nuova Norma.
Benefici attesi
Cittadini: ambienti più salubri, a tutela della salute e del benessere
Gestori: strumenti chiari di verifica per garantire e monitorare la qualità dell’aria
Progettisti: parametri definiti per la progettazione di edifici con elevati standard di qualità dell’aria
Gli strumenti Helty che favoriscono l’applicazione della Norma UNI 11976:2025
Un progetto non si misura solo dal suo design: conta anche ciò che non si vede, ma si respira.
Per questo Helty ha sviluppato una serie di sensori che vanno incontro alle nuove responsabilità dei gestori di edifici e progettisti:
Progettati per l’integrazione intuitiva con le unità di VMC Helty dotate di pannello Cloud, mediante la nuova App Helty Home, questi dispositivi di misurazione permettono di monitorare in tempo reale i principali indicatori della qualità dell’aria interna.
Inoltre, l’abbinamento dei sensori con i sistemi VMC Helty permette di attivare una serie di funzionalità aggiuntive, come la creazione di scenari personalizzati sulla base dei parametri rilevati o la programmazione di automatismi intelligenti per la gestione della ventilazione, offrendo di fatto un ecosistema integrato per il benessere indoor.
Solo così la qualità dell’aria indoor è sempre sotto controllo: misurata, ricambiata e gestita.
Per approfondire
Formaldeide: cos’è, dove si trova e perché in casa fa male
La formaldeide è utilizzata in molti materiali comuni, dai prodotti in legno pressato, ai materiali isolanti, fino ai rivestimenti di prodotti cartacei e può essere presente anche nei detergenti per la casa. Scopri quali scelte puoi fare in casa tua per difenderti dal rischio di intossicazione da formaldeide.
Le prestazioni dei sistemi di ventilazione Helty sono riconosciute dal Sigillo Qualità Casa Clima ed hanno ottenuto la validazione BioSafe
Le domande più frequenti
Come si fa a misurare il gas radon in casa?
Misurare il gas radon in casa è un passo fondamentale per garantire la salubrità degli ambienti domestici, specialmente in aree a rischio. Per farlo è possibile affidarsi a dispositivi per la misurazione passivi – che misurano la concentrazione di radon in un arco di tempo più o meno dilatato – o attivi, come il Radon Monitor Helty, uno strumento innovativo con rilevazione in tempo reale, pensato per uso in abbinamento ai sistemi VMC.
Quali sono i benefici di un’aria in casa costantemente ricambiata e purificata?
Scambiare aria tra dentro e fuori, rinnovandola e purificandola in continuo mediante appositi filtri, allontana i problemi di aria viziata, evita l’insorgenza di muffe e minimizza i rischi di esposizione a pericolosi inquinanti indoor.
Che cosa riesce a filtrare la VMC?
Nei sistemi VMC Helty l’aria esterna di rinnovo immessa negli ambienti indoor viene prima filtrata da uno speciale filtro ad alta prestazione che impedisce l’ingresso a polveri sottili sino alle PM2.5, polveri, smog e pollini.
Cos’è la sindrome dell’edificio malato (Sick Building Syndrome)?
La Sindrome da Edificio Malato indica una particolare situazione in cui coloro che occupano gli spazi di un immobile con condizioni ambientali insalubri o inquinamento indoor manifestano problemi di salute o malattie senza apparenti cause specifiche.
Il primo podcast che racconta l’importanza di respirare un’aria salubre in ogni ambiente: casa, scuola, ufficio. Un viaggio di scoperta e consapevolezza sui temi della qualità dell’aria indoor e sui pericoli dell’inquinamento negli ambienti confinati, dove condivideremo opinioni e consigli di esperti per migliorare la qualità dell’aria in modo significativo e capiremo perché la VMC – ventilazione meccanica controllata – è una tecnologia essenziale contro muffe e inquinamento indoor, per salvaguardare la salute nostra e degli edifici in cui viviamo.