Quali sono i livelli di radon in casa considerati pericolosi?
Livelli medi annui di gas radon superiori a 300 Bq/m³ (200 Bq/m³ per le nuove abitazioni) sono considerati pericolosi e richiedono interventi specifici, secondo la normativa italiana (D.Lgs. 101/2020). Misurare regolarmente il radon e mantenere una buona ventilazione è il modo più efficace per proteggere la salute.
Negli ambienti confinati, il gas radon si misura in un’unità chiamata Becquerel per metro cubo, abbreviata in Bq/m³. Secondo la legge italiana (D.Lgs. 101/2020), per essere considerati sicuri e ridurre al minimo il rischio di tumori polmonari legati all’esposizione prolungata, i livelli di radon in casa dovrebbero essere inferiori a 200 Bq/m³ – per le abitazioni costruite dopo il 31/12/2024 – e 300 Bq/m³ per le abitazioni pre-esistenti. In presenza di queste soglie (che indicano una fascia di pericolo), la normativa prevede l’obbligo di intervento per la mitigazione del rischio, in particolare nelle scuole, nei luoghi di lavoro e in tutte le nuove costruzioni.
Misurazione del gas radon e interventi, cosa prevede la legge
In termini di rilevazione dei livelli di gas radon, l’unica misurazione che riveste valore di legge è quella effettuata su media annuale (l’annualità può essere suddivisa in due semestri). La misura per un periodo di tempo inferiore è rappresentativa esclusivamente del periodo di tempo valutato e non ha validità legale. Potrebbe però essere utilizzata per la valutazione dell’efficienza di un impianto di mitigazione (es. VMC) e per indagini mediante utilizzo del Protocollo dell’edificio chiuso.
In presenza di valori radon pari o superiori ai 300 Bq/m³, la normativa italiana impone la valutazione del rischio e l’adozione di misure correttive. Tra gli interventi più comuni per la riduzione del rischio radon ci sono:
- L’installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC)
- La sigillatura di crepe e fessure nel pavimento
- L’aspirazione del gas dal sottosuolo tramite sistemi depressurizzanti
Perché è così importante contenere il rischio radon in casa?
Il radon è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo di sigaretta. A differenza di altri agenti inquinanti, non si può percepire: solo con la misurazione si può sapere se c’è un problema.
La ventilazione continua dei locali interessati ad alte concentrazioni di gas radon si configura come valida soluzione per la mitigazione del rischio radon. Tecnologie come gli innovativi sistemi VMC della linea Helty Flow-R sono progettate specificamente per la mitigazione del radon negli ambienti confinati, grazie a un ricambio d’aria continuo e controllato che consente di mantenere i livelli del gas sempre entro i limiti di sicurezza, migliorando al tempo stesso la qualità dell’aria interna e l’efficienza energetica dell’edificio.
È importante che la ventilazione sia correttamente dimensionata da un professionista esperto in materia di progettazione radon-free o risanamento gas radon.
Respira salute
Il primo podcast che racconta l’importanza di respirare un’aria salubre in ogni ambiente: casa, scuola, ufficio. Un viaggio di scoperta e consapevolezza sui temi della qualità dell’aria indoor e sui pericoli dell’inquinamento negli ambienti confinati, dove condivideremo opinioni e consigli di esperti per migliorare la qualità dell’aria in modo significativo e capiremo perché la VMC – ventilazione meccanica controllata – è una tecnologia essenziale contro muffe e inquinamento indoor, per salvaguardare la salute nostra e degli edifici in cui viviamo.
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