VMC e nuove costruzioni: un nuovo trend del mercato raccontato da Andrea Tasetti, Direttore Commerciale HELTY

Tasetti, lei è il Direttore Commerciale di un’azienda di VMC decentralizzata. Partiamo dalla lettura del mercato: cos’è cambiato oggi rispetto a 5 anni fa ?

Beh, sicuramente in 5 anni è cambiato il mondo. La pandemia ha contribuito a rivoluzionare le abitudini della nostra vita, ma allo stesso tempo ha creato ulteriore consapevolezza che la qualità dell’aria non va sottovalutata. Ci pensa? Tutti noi dovremmo bere 3 litri di acqua al giorno e ci preoccupiamo di capire dov’è la fonte, le caratteristiche dell’acqua ecc., mangiamo circa 2 kg di alimenti e ci preoccupiamo di capire se sono naturali, da dove arrivano, stiamo attenti alla loro qualità. Respiriamo 12.000 litri di aria al giorno, ma non ci chiediamo che aria respiriamo.

Anche se non ha la sfera di cristallo, se la sente di fare una previsione? Cosa si aspetta nei prossimi anni?

Mi aspetto un mercato sempre più consapevole ed attento alla qualità dell’aria, un mercato sempre in forte crescita sia per la VMC residenziale, sia per la VMC per nuove costruzioni. Abbiamo enormi patrimoni da riqualificare e siamo obbligati a farlo, anche a seguito delle ultime direttive europee e, le nuove costruzioni, visti gli elevati standard di isolamento, devono poter respirare: la VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) è la soluzione da adottare.

Parliamo dei progetti in corso e in particolare degli Helty Point. Ci racconta cosa sono oggi e cosa diventeranno nel prossimo futuro? Possiamo dire che sono “Specialisti sul territorio”?

Si, gli Helty Point per noi sono proprio gli specialisti sul territorio e sono di fondamentale importanza. Sono distribuiti su gran parte del territorio italiano e nascono per rispondere alla continua domanda di aria sana e risparmio energetico da parte dell’utente finale privato. Il progetto Helty Point si rivolge soprattutto a realtà specializzate in soluzioni per l’efficienza energetica, installatori strutturati del settore ITS (Idrotermosanitario) e termoelettrico, punti vendita e professionisti già attivi nel mondo della ventilazione e della climatizzazione, interessati a sviluppare con passione e competenza un mercato dalle grandi opportunità.

Invece, riguardo al mercato estero, quali proiezioni avete? Spagna, Germania: su quali paesi puntate maggiormente? Più Europa o più altri continenti?

Il mercato estero per noi è sicuramente il futuro e rappresenta un ulteriore salto di qualità. Lavoriamo già in una buona parte dei paesi europei, ma abbiamo le carte in regola per fare di più. Vogliamo entrare nei mercati più importanti come specialisti della VMC decentralizzata di qualità, ma lo stiamo facendo in maniera molto mirata, analizzando il potenziale, la richiesta attuale di ventilazione e le esigenze di tutti gli attori della filiera di vendita del singolo paese.

Il nostro primo obiettivo in Europa oggi è sicuramente la Germania, ma anche la Spagna sta arrivando in maniera importante sulla consapevolezza della qualità dell’aria indoor e dell’uso di sistemi di ventilazione meccanica controllata.

Oltre all’Italia, Helty Academy sta facendo formazione anche all’estero. Ci racconta come sta andando?

Formare ed informare: sono le parole che continuo a ripetere a tutti gli operatori della filiera, come un mantra! Dobbiamo creare la cultura della qualità dell’aria indoor se vogliamo sviluppare il mercato. La formazione è alla base dei nostri progetti. Non più tardi di qualche giorno fa abbiamo tenuto un webinar con il Collegio degli Architetti della Catalunya che ha suscitato grande interesse e grande partecipazione, tanto che avremo l’onore di essere docenti della materia IAQ  (Indoor Air Quality) di un Master del collegio degli Architetti di Barcellona ad aprile.

Veniamo al tema VMC puntuale e nuove costruzioni: quali sono i vantaggi? Il mercato li ha già recepiti o c’è ancora chi pensa che sia meglio la centralizzata?

La VMC puntuale di qualità è un’ottima soluzione per le nuove costruzioni. Le nostre macchine compatte hanno destato molto interesse da parte del mercato edile in quanto riusciamo ad offrire semplicità di installazione, ottime prestazioni e facile manutenzione.

Tutto questo contribuisce non poco a diminuire i costi sia in fase di installazione che di manutenzione, e i costruttori edili apprezzano.

Flow 120 è un nuovo modello entrato in gamma di recente: cosa ci può raccontare in merito?

La VMC Flow 120 è la perfetta soluzione per la zona giorno e gli uffici: ci abbiamo lavorato tanto, ma alla fine abbiamo ottenuto una grandissima soluzione per migliorare la qualità dell’aria degli spazi confinati più ampi con un mix di versatilità e performance che garantisce salubrità, alta efficienza, comfort abitativo e benessere degli occupanti.

Flow C 120: perché Helty ha introdotto in gamma un prodotto canalizzato visto che è specializzata in VMC puntuale? Qual è il suo punto di vista sui sistemi VMC a parziale canalizzazione?

Proprio perché noi siamo “Gli specialisti della VMC” a doppio flusso decentralizzata, dobbiamo sempre essere attenti alle esigenze del mercato. Flow C 120 è un sistema ancora più versatile nella progettazione dell’impianto VMC, al servizio di più locali per gestire il ricambio dell’aria su stanze attigue con un’unica unità di ventilazione decentralizzata.

Dopo lo stop forzato dalla pandemia, come si sta muovendo il mondo della scuola? C’è qualche bella esperienza di VMC nelle scuole di cui vuole parlarci?

In Italia c’è tanto se non tutto da fare in termini di VMC per la scuola. Dobbiamo far crescere ulteriormente la consapevolezza della qualità dell’aria, soprattutto nelle scuole.

Abbiamo fatto progetti interessanti in Italia (Lombardia, Veneto e Marche in primis), ma anche in Olanda e addirittura in Australia, però il progetto più emblematico è stato quello della installazione di 100 VMC in una scuola di Lugano in Svizzera. Un mix di altissima tecnologia costruttiva (scuola provvisoria fatta a blocchi smontabili e rimontabili a piacimento in altri siti) con all’interno le nostre unità di ventilazione puntuale, senza canalizzazioni, con integrata addirittura l’illuminazione. Un progetto complesso, dove abbiamo lavorato di squadra in maniera ottimale con soddisfazione totale sia del cliente che dell’istituto stesso.

Quali sono oggi i prodotti che interessano di più il mondo idro-termo-sanitario (ITS)?

Oggi il mercato ITS si trova a fronteggiare richieste sempre più complesse. La nostra gamma cresce anche per rispondere alla domanda di mercato dei distributori: la gamma di VMC a scomparsa è sicuramente quella che attira di più la loro attenzione e li mette nella condizione di proporre all’utente finale qualcosa di diverso ed altamente performante.

E invece il mondo degli impianti elettrici è più interessato alla VMC rispetto al passato?

Nel mondo elettrico in generale l’attenzione sta aumentando: non sono ancora focalizzati sul tema della VMC e IAQ (Indoor Air Quality) ma, vista la crescente domanda del mercato, direi che è solo questione di tempo.

Si stanno delineando figure nuove in grado di dialogare con il mondo dei progettisti. Una di queste è il Technical Advisor: è vero che li inserirete all’interno della rete commerciale?

Sì, certo! Il Technical Advisor per noi è di fondamentale e strategica importanza. Formare ed informare i professionisti di settore è una delle strade da percorrere per creare la consapevolezza della IAQ (Qualità dell’aria interna). I nostri TA lavorano sui territori in stretta collaborazione con i Funzionari e le agenzie Helty, informando e aggiornando i professionisti e creando la domanda che serve ad alimentare il mercato.

Qual è la domanda che manca in quest’intervista? C’è qualcosa che le sta a cuore e ancora non le è stato chiesto?

Vorrei che mi chiedesse “Qual è il suo sogno?”, così potrei raccontarle che 4 anni fa è iniziata la mia sfida in Helty, quando feci una promessa a Luciano Dalla Via. Premetto che io sono un amante della montagna e 2 estati fa mi trovavo ai piedi della Marmolada: indossavo una t-shirt Helty, così mi feci un selfie nel quale si vedeva bene sia il marchio Helty che lo sfondo della Marmolada, la vetta più alta delle Dolomiti con i suoi 3.343 m.

Lo mandai a Luciano Dalla Via dicendogli che avrei portato questa azienda al posto che meritava, in vetta del mercato e lavorerò per questo, perché è il sogno che mi fa alzare con il piede giusto ogni mattina!

Quando è entrato in Helty, cosa l’ha colpita di più di quest’azienda? Fuor di retorica, c’è qualcosa che non si aspettava?

Helty, come la definiscono i miei figli Riccardo e Giulia, è il terzo figlio. Un’azienda che sento al di là di tutto anche mia. Sono approdato in questa grande famiglia in maniera fortuita, o forse il destino aveva già previsto tutto. Nella mia precedente esperienza professionale c’erano stati dei contatti con Alpac (Helty non esisteva ancora) in merito ai prodotti di Ventilazione Meccanica Controllata e, dopo una serie di trattative tecniche ed economiche, si organizzò una visita presso la struttura Alpac per visionare la gamma di VMC. Combinazione non potei partecipare in quanto, proprio in quel giorno, nacque mia figlia Giulia. La trattativa poi non andò avanti. A distanza di 2 anni, venni contattato da un head-hunter che stava cercando una figura giovane e dinamica che volesse sviluppare da zero il progetto di una start up appena nata in ambito VMC.

Ed ecco che dopo qualche colloquio, arrivai ad incontrare Luciano e Massimo Dalla Via: fu quello il momento in cui restai a dir poco folgorato dalla loro semplicità e lungimiranza.

Ricordo ancora che dopo il colloquio, mentre stavo tornando a casa, chiamai mia moglie e le dissi: “Ho conosciuto queste due incredibili persone e voglio lavorare assolutamente per loro, sono pronto: ho finalmente la possibilità di essere parte integrante di un grande e ambizioso progetto”.

Ed eccoci qua, dopo 4 anni che sono a dir poco volati, con continue sfide che mi danno l’energia per andare avanti con crescente determinazione. Porto sempre con me le parole di mio nonno, che fu internato in un campo di concentramento, il quale mi ripeteva spesso che la squadra ed il lavoro di gruppo mi avrebbero portato a superare qualsiasi difficoltà e a raggiungere gli obiettivi. Ecco perché sono fermamente convinto che la creazione ed il lavoro di squadra sia stato fondamentale: insieme al mio team lavoriamo concentrati con un occhio al presente e l’altro al futuro. Vogliamo che Helty diventi l’azienda numero 1 di VMC puntuale. Siamo sulla buona strada, non ci fermiamo mai e puntiamo dritti al nostro obiettivo. Dobbiamo essere bravi nel prevedere l’onda e cavalcarla e, come dico sempre al mio team, da super appassionato di basket, citando un grande di questo sport, Michael Jordan, ricordarci che

«Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra che si vincono i campionati»

Vogliamo chiudere in leggerezza? Ci racconta un episodio divertente che le è capitato nella sua vita professionale? Magari una richiesta bizzarra da parte di qualche cliente.

Nel nostro ufficio commerciale esiste il “Muro della Risata” dove vengono appesi i casi più simpatici. Uno di questi in assoluto è sicuramente la mail ricevuta da un cliente russo che, forse per essere gentile, mi scrisse in italiano usando probabilmente un traduttore online. Non vi dico cosa ne uscì tra parolacce e frasi a dir poco maliziose, del tipo “Buon umore Sig. Tasetti, sono uno str…o e vorrei vendere la sua mercanzia”.

Un altro aneddoto divertente mi capitò durante la prima visita che feci ad un cliente del nord Europa il quale, dopo una riunione commerciale infinita, mi accompagnò a visitare la città con pranzo annesso. Siccome lui era vegano, mi portò a mangiare un panino con mango e papaia ed io, ovviamente lo assecondai facendo finta di nulla per il bene del business, anche se io sono un irriducibile carnivoro, tanto è vero che gli amici mi hanno ribattezzato Serial Griller!